Palazzo Luci
Edificato intorno al 1810, fu di proprietà della famiglia Luci, che diede i natali al maggiore Vincenzo Luci (1826-1898). Questi guidò il paese durante le guerre per l’indipendenza e prese parte alla spedizione dei Mille (1860) col grado di maggiore.
Situato in pieno centro storico, il palazzo è immediatamente identificabile per il suo belvedere che spicca tra i tetti. Di fronte ad esso, sorgevano le scuderie, oggi in fase di restauro. Il Palazzo è sede del Museo di Torre Mordillo e della Biblioteca Comunale.
Palazzo Marini
Dotato di contrafforti tutt’oggi riconoscibili, si stagliava su un ripido burrone, noto come Përroj Xhullumes, al posto del quale sorge oggi il teatro comunale “V. Pesce”. Da qui è possibile dominare con lo sguardo l’intera piana di Sibari. L’elemento architettonico che richiama alla mente degli spezzanesi questo palazzo storico è la cosiddetta supporta, un passaggio costituito da una galleria ricavata tra il fronte e il retro dello stabile all’interno della quale si aprono gli ingressi delle abitazioni un tempo assegnate alla servitù.
Palazzo Cucci
All’interno del centro storico, nel rione S. Maria, è situato palazzo Cucci, rinomato per il suo artistico belvedere, sorretto da splendide colonne, da cui è possibile ammirare in tutto il suo splendore la piana di Sibari.
Palazzo Longo
Questa grande costruzione sorge su via Roma (1858 ca.), che, fino alla metà del XIX secolo, fu una delle strade più importanti del paese. Fu il barone Haans Longo a costruire questo palazzo signorile, dopo aver demolito quelli che erano i magazzini del principe di Bisignano (XVII secolo).
Serena Domus
Così è chiamata la villa appartenente alla famiglia Cassiani, in cui vissero due degli uomini più illustri del paese: Ferdinando (1878-1935) e Gennaro (1902-1978), padre e figlio.
Quest’ultimo, avvocato, contribuì in maniera determinante alla nascita della Democrazia Cristiana nel Meridione. Fu nell’Assemblea Costituente dal 1946 al 1948. Deputato al Parlamento Italiano ininterrottamente dal 1948 al 1968, divenne quindi Senatore della Repubblica fino al 1976. In 32 anni di attività parlamentare legò il suo nome a 33 leggi, partecipò a 14 governi, ricevendo per ben 9 volte la carica di sottosegretario e per 5 quella di Ministro: fu 2 volte Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, e 3 volte Ministro della Marina Mercantile. Nel 1976 lasciò volontariamente la politica per vivere in tranquillità nella sua villa.
Palazzo Chefalo
Palazzo storico che sorge sulla via principale del paese, strada Consolare delle Calabrie, oggi via Nazionale. La sua fama è legata al passaggio di Garibaldi da Spezzano Albanese il 1 settembre 1860. Il grande condottiero, infatti, vi si trattenne alcune ore a riposare. Giuseppe Angelo Nociti, letterato del paese, così ricorda questo momento nella sua Platea (1860): «Giunto avanti il portone del sig. Davide Chefalo, scese ratto di cavallo ed entrovvi, la folla volle seguirlo anche quivi. Trattenutosi qualche ora sul canapè della galleria, riprese il suo cammino verso le ore ventiquattro, dopo aver cambiato di legno».[1]
[1] Nociti G. A., Platea da servirsi per la compilazione di una Storia del circondario di Spezzano Albanese, manoscritto inedito, pag. 118.