Il castello di Scribla è situato nel territorio di Spezzano Albanese, in località Logge, nella frazione sorta attorno allo Scalo ferroviario. La collina occupata dal castello di Scribla, che domina ancora oggi la piana sottostante, si erge sul fondo largo e piatto della valle, a 79 metri sopra il livello del mare.
Secondo Goffredo Malaterra, storico ufficiale del Gran conte Ruggero di Sicilia, sarebbe stato Roberto il Guiscardo a costruire il castello nel 1048 come avamposto per la conquista della regione. Il maniero assolveva alla funzione di sbarrare l’ingresso alla valle dell’Esaro ed era, d’altronde, situato nei pressi del punto dove s’incontravano la via Popilia e la via Appia.
Il Malaterra riparla del castello per riferire che Roberto il Guiscardo, dopo aver distrutto la città di Bugami (nei pressi di Palermo), tradusse molti abitanti saraceni a Scribla, evidentemente necessitando di manodopera per la bonifica delle terre adiacenti.
Alla fine del XII secolo, il castello ebbe un ruolo importante nelle insurrezioni dei baroni locali ed è probabile che proprio il suo utilizzo come roccaforte per le rivolte contro Ruggero II negli anni 1127 e 1139, fece sì che esso fosse distrutto parzialmente e reso inservibile.
Persa la sua importanza militare, si sviluppò sullo stesso sito un villaggio chiamato S. Antonio di Stridola (1130) che, nel 1277, contava quaranta fuochi (famiglie), cioè all’incirca duecento abitanti. Esisteva, nel XIII secolo, a Scribla un Ospedale dell’Ordine di S. Giovanni Gerosolimitano, documentato nelle cedole del periodo angioino, affiancato al casale e alla chiesa di S. Antonio. Il castello, oggi, non è più conosciuto sotto il suo nome di Scribla o Stridola, ma gli abitanti di Spezzano lo chiamano il Torrione (Turrjuni).