La chiesa dei SS. Pietro e Paolo (Qisha e madhe) fu aperta al culto il 18 febbraio 1607. Nel XVIII secolo, essa fu sede di varie congreghe laicali, ricevette un ampliamento nel 1819 e, nel 1825, fu elevata a “Collegiata Insigne” in collegamento con la Basilica di S. Giovanni Maggiore a Napoli.
Costruita secondo uno schema bizantino, presenta oggi una struttura a tre navate (le due laterali aggiunte nel 1819), con abside molto ampio, arricchito nel XVIII secolo da un tondo dell’Addolorata (anonimo) e da uno splendido coro ligneo. Al centro dell’abside campeggia una pala d’altare raffigurante i SS. Pietro e Paolo, patroni della chiesa, che offrono il modello del paese alla SS. Trinità (Francesco Algaria da Cassano, 1769).
All’interno della chiesa, sono conservate la statua lignea della Madonna Immacolata, quelle del Cristo Morto (1889) e della Madonna Addolorata (XIX secolo), le statue di S. Francesco da Paola e di S. Lucia, una tela raffigurante S. Lucia e S. Biagio in preghiera dinanzi alla Madonna che salva le anime purganti (anonimo, 1713). Si possono poi ammirare gli splendidi affreschi de “La cacciata dei mercanti dal Tempio” (inizi XVIII sec.) e de “I miracoli di S. Francesco di Paola” (Umberto De Maria, 1912).