Le feste pasquali sono immediatamente seguite dalla festa patronale dedicata alla Madonna delle Grazie (Shën Mëria e Graxjes), che ha inizio nel pomeriggio della Domenica di Pasqua. La festa patronale è aperta con la recita del rosario tradizionale, che viene in gran parte cantato.
Il lunedì dell’Angelo, in mattinata, si svolgeva la “Messa dei buoi” (Mesha e qevet), mentre coppie di buoi (penda qe), portate appositamente dai fedeli, aravano i terreni del Santuario (Kopështi i Shën Mërisë). Alla fine della Messa, i buoi, sfilando dinanzi al celebrante, erano benedetti, mentre un chierico offriva ai lavoratori un bicchiere di vino.
Nel giorno della festività (martedì), in mattinata si celebra “la Messa grande” (Mesha e madhe), officiata solennemente dal Vescovo dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati; nel pomeriggio, si svolge la processione con la statua mobile della patrona, un tempo arricchita dalle donne arbëreshe coi vestiti llambadhor. Terminata la processione, hanno luogo l’asta (incanto) di animali offerti dai devoti e poi, attorno alla mezzanotte, i fuochi d’artificio (arfixi).
Nei giorni della festa, dinanzi al Santuario, si svolge un grande mercato (Markati). È inoltre tradizione esporre dei quadri votivi, ricamati o dipinti, che i fedeli donano affinché vengano estratti.